La formazione agraria professionale per sostenere la lotta alla fame e alla malnutrizione è alla base del progetto portato avanti da Il Buon Samaritano insieme ad altri partner e sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana. Come è stato gestito? Chi ne ha beneficiato? Quali risultati ha promosso in termini di condizioni occupazionali e benessere alimentare delle famiglie? Ve lo raccontiamo qui sotto.

• Chi lo ha finanziato?
Oltre a Il Buon Samaritano, Africizia Onlus e I Sorrisi del Mondo Onlus, il progetto è stato cofinanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell’8 per mille della Chiesa Cattolica del 2016. La Cei ha finanziato il progetto direttamente a Il Buon Samaritano. Come prevede la procedura, la proposta progettuale de Il Buon Samaritano è stata prima raccomandata dal vescovo della diocesi di Mbujimayi e dalla Conferenza Episcopale Congolese, che hanno confermato alla Cei l’operato de Il Buon Samaritano a Miabi e l’opportunità della proposta.

• Quando si è svolto?
Il progetto ha avuto inizio ad agosto 2016 ed è terminato ad ottobre 2018.

• Chi sono stati i beneficiari e quali i risultati raggiunti?
Sono stati 200 i giovani tra i 15 e i 35 anni che hanno usufruito dei corsi di formazione professionale. Inoltre, è stata raggiunta una significativa ed importante valorizzazione dell’agricoltura e dell’allevamento degli animali da cortile: se la produzione agricola ottenuta durante tre stagioni agricole, tra il 2017 e il 2018, ha sensibilmente aiutato a ridurre la fame e la malnutrizione in un periodo molto critico, caratterizzato dalla guerra civile di “Kamuina Nsapu” in Kasai, sono stati avviati con successo l’allevamento di maiali e di animali da cortile.

Infatti, la formazione è andata di pari passo con la costruzione di una porcilaia e l’avviamento dell’allevamento di maiali, con circa 100 capi di bestiame, e l’avviamento di un moderno allevamento di conigli e di tacchini. Infine, sono stati realizzati 10 laghetti di pescicoltura.

• Quanti fondi impiegati?
123.381euro in contanti e 32.480 euro di valorizzazioni (competenze e lavoro volontario impiegato).